Nell'ipotesi di occupazione senza titolo di bene immobile non sussiste un danno in re ipsa per il proprietario del bene (ammetterlo equivarrebbe ad introdurre una rigida presunzione a favore del medesimo, che prescinde e lo esonera dall'allegazione e dalla prova dei fatti in cui consisterebbe il danno).
Il giudice di merito dovrà accertare se il proprietario dell'immobile abbia allegato e provato il danno-conseguenza che potrebbe essergli derivato dall'occupazione senza titolo del bene, come, a titolo esemplificativo, l'intenzione concreta di concederlo in locazione durante tale periodo, l'avere sostenuto spese per risiedere in altro immobile che altrimenti non avrebbe dovuto affrontare, l'avere avuto concreta intenzione nel frattempo di venderlo.
Cass. civ., sez. III, 25 maggio 2018, n. 13071.